Tumori del sangue, al Perrino la prima infusione di cellule CAR-T

Nell’ospedale Perrino di Brindisi è stata eseguita oggi la prima infusione di cellule CAR-T (Chimeric antigen receptor T-cell therapies) su un paziente di 47 anni con linfoma non Hodgkin. A dare la notizia Domenico Pastore, direttore dell’Unità operativa complessa di Ematologia con trapianto.

L’autorizzazione all’utilizzo della CAR-T, la terapia innovativa per la cura di alcuni tumori del sangue, è stata rilasciata dalla Regione Puglia nel mese di giugno scorso, a conclusione di una articolata procedura di accreditamento. Brindisi è diventato il secondo centro operativo in Puglia e il settimo nel Sud Italia.

Nel mese di dicembre l’uomo era stato sottoposto a un prelievo di linfociti nel Centro trasfusionale, diretto da Antonella Miccoli. Le cellule del sangue sono state inviate in un laboratorio in Olanda e modificate geneticamente in modo da far esprimere sulla loro superficie un recettore (CAR) in grado di riconoscere, attaccare e distruggere le cellule tumorali. Dal laboratorio sono poi state trasportate in ospedale e reinfuse nel paziente. Il team multidisciplinare che si occupa di CAR-T è composto da ematologi, trasfusionisti, farmacisti, neurologi, cardiologi e rianimatori.

La CAR-T offre una possibilità di cura per alcuni tipi di linfoma non Hodgkin o di leucemia acuta linfoblastica B che non rispondono alle terapie convenzionali. Questa terapia cellulare immunitaria è, al momento, la massima espressione di medicina personalizzata, perché può essere utilizzata solo in quel paziente, e di medicina di precisione, perché colpisce solo le cellule tumorali. Tutto il processo porta quindi alla produzione di un farmaco “vivente” specifico per ogni persona.

 

UFFICIO STAMPA ASL BRINDISI

Brindisi, 22 gennaio 2024

Data di pubblicazione:

22/01/2024

Ultimo aggiornamento:

27/01/2024